Mediterraneo
2014
Installazione realizzata nel complesso di Archeologia Industriale, Stabilimenti delle Industrie Riunite Filati con Centrale termoelettrica Daste Spalenga (anni ’20), Bergamo.
Video presente in Photofestival Milano 2015
FIGURAAQUA I – Primo nutrimento. Spazio Seicentro A. Fois, Milano. A cura di Maria Rosa Pividori.
FIGURAAQUA II. Spazio Soderini, Milano. A cura di Maria Rosa Pividori
Mediterraneo è un lavoro realizzato con camere d’aria riempite d’acqua e installate in gabbie di ferro sospese su sottili tiranti d‘acciaio montati a 6 mt di altezza.
Le camere d’aria lasciano andare l’acqua contenuta al loro interno, una perdita che nel tempo incide sul loro fragile equilibrio fino a farle cadere.
Ho lavorato sulla fotografia dell’attuale mare Mediterraneo con tutte le sue implicazioni politico-sociali ponendo l’accento sul piano individuale e di gruppo.
La migrazione trova il suo teatro nel Mare Nostrum dove insieme trasporta i quesiti relativi all’immigrazione, al viaggio, al diritto al lavoro, alla sopravvivenza, comprese le sue falle e illuminandole.
Le camere d’aria sono polmoni neri, imbarcazioni/gommoni che trasportano il nero. In Mediterraneo il mare organizza il suo luogo nel sopra e il nostro sottostante, nella sua profondità. Il rumore lega i due piani fisici degli eventi, il suono dell’ acqua che scende e del tonfo che producono le camere d’aria nella loro caduta vuole è l’elemento portante del lavoro.